La battaglia del Parco della Madonnetta


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Il Punto Verde Qualità “Parco della Madonnetta” è un simbolo

Il Punto Verde Qualità “Parco della Madonnetta” è un simbolo. Colpire il creatore e gestore del Parco Andrea Ciabocco, con la revoca di concessione, è colpire il simbolo.
Conosco bene la genesi dei Punti Verdi Qualità. Ho progettato il Punto Verde Qualità di via Malfante, che fu approvato –dopo una mia insolente impuntatura!- dopo anni di “peripezie” e che non è mai stato realizzato. Conosco quindi le regole del Bando, la tipologia di progettazione, i piani gestionali… l’obiettivo e lo spirito del Punto Verde Qualità. “Sport, ambiente, verde e qualità della vita” era lo slogan del Bando. Quello che ricordo altrettanto bene è l’allegra cialtroneria degli Uffici nella gestione di questa grande opportunità, che allora era stata data a Roma. Una grande opportunità che aveva, come scopo principale, la fruizione del verde da parte dei cittadini e la valenza di benessere. Tutti abbiamo gli occhi per vedere che fine hanno fatto altri PVQ ed in molti casi quale grosso bottino siano stati. Il Parco della Madonnetta è un vero Punto Verde Qualità: il quarto parco dopo Villa Pamphili, villa Ada e Villa Borghese, 21 ettari di verde, 1.500 alberi piantati, prati, percorsi all’aria aperta, aree cani… aperto ad innumerevoli iniziative sociali, aperto a tutti, frequentato da tutti… un centro sportivo meraviglioso, fruibile capillarmente dai disabili! Il Parco della Madonnetta c’è, esiste ed è ormai parte integrante di 4 zone di Roma che vi si affacciano: Acilia, Axa, Madonnetta e Malafede. Non è solo parte integrante dello standard verde della zona. Il Parco della Madonnetta è il Central Park della zona ed ha condizionato positivamente abitudini e connessioni sociali per molti cittadini. Il Parco della Madonnetta esiste perché la famiglia Ciabocco ha perseguito con coraggio il suo sogno. I Ciabocco si sono ribellati all’amministrazione comunale corrotta, ne hanno denunciato il malaffare e senza deroghe al Bando originario non ne hanno fatto un’area di speculazione, ma un grande Parco di benessere per i cittadini. E’ solo grazie alla loro “insolente” testardaggine che i cittadini hanno questo fiore all’occhiello di Roma… ed è dei cittadini! E’ anche grazie ai soldi dei Ciabocco (4 milioni + 2 milioni di interessi pagati di tasca Ciabocco!) e agli oculati investimenti dei Ciabocco, che il Parco esiste ed è costato solo 11 milioni. Dico –solo- perché “è robba forte” per il rapporto dare ed avere. I Ciabocco sono stati bravi amministratori di un’opera pubblica. I dettagli tecnici della sofferenza del Parco e del mancato pagamento di alcune rate di mutuo, sono spiegati benissimo da Andrea Ciabocco in una lettera aperta al Sindaco e dai documenti che ossessivamente posta sui siti al Parco dedicati. Chi aveva voglia li ha letti. Il Sindaco Marino è venuto al Parco per ben 3 volte e lo conosce bene e ne ha elogiato le qualità in diverse occasioni. Peccato però che, nonostante innumerevoli lettere inviategli da parte del Concessionario, incontri e confronti con associazioni e cittadini, … il nostro Sindaco non abbia mai preso provvedimenti per rivedere il Piano gestionale, accedere alla seconda convenzione più conveniente e meno vessatoria, trovare in sintesi una soluzione al problema. Il Sindaco ha forse memoria corta o prova indifferenza, visto che ha accomunato Andrea Ciabocco all’imprenditoria ladrona. Forse non sa di cosa si parli! Forse dovrebbe chiedere anche scusa al concessionario! Forse dovrebbe anche ringraziarlo per la ripetuta passerella che gli è stata offerta nel Parco. Passerella offerta anche agli altri Sindaci passati ed innumerevoli consiglieri comunali che potevano farsi un vanto del Parco. Forse dovrebbe ringraziare Andrea Ciabocco per non essere stato latitante con i cittadini a differenza dell’Amministrazione Comunale.
Avete mandato una revoca al nostro eroe? Perché oggi -nello schifo in cui viviamo- Andrea Ciabocco è un eroe. Non ha pagato alcune rate di mutuo? Il mutuo si rinegozia e noi cittadini faremo finta –esattamente come hanno fatto gli uffici e gli organi competenti allora- di non sapere che il mutuo era usurario, che la convenzione era vessatoria, che l’amministrazione ha fatto sballare i piani gestionali, con i Mondiali di nuoto, per l’apertura di altre importanti piscine nello stesso bacino d’utenza… Facciamo finta che non vale, facciamo finta che è stato un errore di battitura o un refuso il contratto improponibile che gli avete fatto firmare… facciamo finta, ma deve essere tana libera tutti!!! Il Parco è dei cittadini e gestito dall’unico garante del Parco che è Andrea Ciabocco, che ci ha tutelato per oltre 10 anni. Il Parco è dei cittadini e non andrà in mano ad altri speculatori o ad altre associazioni sciacalle che girano attorno al Parco come avvoltoi. Anche le associazioni presenti nel Parco hanno scritto una lettera chiara, hanno promosso incontri… silenzio! L’Amministrazione ha fatto la figura di Ponzio Pilato.
Voglio che l’Amministrazione batta un colpo e faccia vedere che è viva, ha capito, compreso e letto le innumerevoli lettere che le sono state inviate. Voglio che sia rivisto il mutuo capestro. Voglio che il gestore sia Andrea Ciabocco garante dei miei interessi di cittadina. Voglio –se proprio non avete capito nulla!!!- che liquidiate la somma corrisposta dalla famiglia Ciabocco e che non si debba procedere a cause costose ed ingiuste, per riavere i soldi spesi in benessere per i cittadini. Voglio che troviate un accordo con Andrea Ciabocco per risolvere con buonsenso questa vergogna. Voglio che non si perda più tempo, visto che sono passati due anni e nulla è stato fatto… e se lei Sindaco Marino cadrà, avrà perso una grande opportunità, forse l’unica che Le si è presentata per dare un segnale concreto di giustizia e legalità! Voglio che vincano i buoni e non i becchini di sogni. Voglio che proviate a distinguervi dalle amministrazioni precedenti. Voglio giustizia… e… non vi fate sempre riconoscere!
Non toccateci il sogno, altrimenti ci arrabbiamo!

In fede
Silvia Maria Guarnieri
Roma 20 agosto 2015

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Perché i cittadini intendono difendere il Punto Verde Qualità del Parco della Madonnetta.

In risposta alla contabilità coatta (in tutti i sensi!) da parte del Comune di martedì, vorrei rispondere in termini economici. Un investimento economico può essere buono o cattivo e i parametri che lo determinano sono diversi ed articolati.
1-      L’investimento iniziale è stato completamente impegnato per la costruzione dell’opera, senza sprechi?
Nel caso del Parco della Madonnetta l’intera somma stanziata è stata oculatamente spesa per realizzare opere senza sprechi. Merito della professionalità del concessionario: una famiglia di sportivi, che sono cresciuti nel e per il tennis, e di costruttori. Sapevano come costruire ed ottimizzare l’opera. Quindi non ci sono stati sprechi e tutti i soldi sono stati spesi bene.
2-      L’investimento era in parte pubblico (con un mutuo) ed in parte privato (della famiglia Ciabocco). I soldi sono stati fisicamente impegnati, compreso un fondo di garanzia, che l’amministrazione ha utilizzato per coprire un altro cantiere, ossia i soldi dei Ciabocco, sono stati dati ad altri! I Ciabocco, che sono intervenuti con i soldi in proprio non avevano interesse a far fallire l’impresa!
3-      L’impianto sportivo segue rigorosamente le Norme prescritte dal CONI, che lo portano a poter ospitare gare di alto livello sportivo.
4-      La qualità dell’attività sportiva normalmente svolta è di alto livello, proporzionale al livello di struttura sportiva. Le discipline svolte in questi anni, avevano elevata prestazione come anche il livello dei tornei e delle gare. (tornei di serie A, nazionali, …)
5-      Il parco di 21 ettari è stato piantumato con abilità e mantenuto con cura. Essenze arboree, come sistemazioni esterne di vario genere,  sono elencate nei prezzari e nei tariffari ufficiali… ossia hanno un relativo costo e peso patrimoniale. Un bosco ha un costo, come anche un viale o un fosso. Ci sono migliaia di piante, percorsi ben tenuti, arredi urbani e aree giochi, sistemazioni per l’evacuazione delle acque meteoriche… Questo ultimo valore economico cresce nel tempo e si consolida nel tempo, in modo proporzionale alla crescita di un bosco. Inoltre, in una zona di “pantano come era originariamente quella del Parco, i danni evitati, a valle, per le inondazioni meteoriche provocate dalla speculazione Pulcini a monte, sono monetizzabili. I fossi hanno evitato ulteriori allagamenti! Il risparmio per la riparazione dei danni ha un peso economico!
6-      Se un intervento ed un’opera qualificano una zona ed un’area urbana, aumentano il parametro e gli indici di valore patrimoniale di quella zona. L’intervento del Parco della Madonnetta ha radicalmente qualificato in positivo tutta quell’area. Anche il valore patrimoniale degli edifici intorno ha acquistato valore.
7-      Parametro sociale. Anche questo ha un valore. Il Parco della Madonnetta è stato il Parco di aggregazione sociale di ben 5 quartieri (se non di più!) di differente estrazione sociale, che ne hanno convogliato l’utenza. Il risultato –stranamente!- è stato di incremento verso l’alto della qualità. E’ migliorata la qualità della vita e quindi la qualità degli atteggiamenti sociali. Parametro sociale positivo ed in crescita!
8-      Parametro legale. Il Parco della Madonnetta sembra terra consacrata. Andate a verificare con i vostri occhi. Il gestore Andrea Ciabocco è stato inoltre il primo a denunciare il malaffare dei VQ e del Comune di Roma.
9-      Paramento di benessere. Il Benessere elargito dalla bellezza visiva e dalla salute ambientale, conferisce salute fisica e risparmio per la comunità in termini di welfare. Studi accreditati dimostrano che vivere vicino ad un Parco ed usufruirne, allunga il benessere e le aspettative di vita. Parametro anche questo positivo ed in crescita.
10-   Parametro tempo. Nel caso di un Parco, il verde e gli alberi crescono e aumentano di valore economico. Un albero ad alto fusto costa e quindi vale di più di un albero giovane. Direi che con il tempo, il valore del verde ha incrementato l’opera di almeno un 25% in più…
In conclusione l’opera, di proprietà pubblica, è cresciuta in modo esponenziale di valore, grazie al lavoro e agli investimenti controllati, tutelati, onesti e lungimiranti dei Ciabocco. Non ci sono dati negativi in tal proposito, sul valore dell’opera in se e sul patrimonio della Comunità. Il Parco della Madonnetta è l’unico PVQ di Roma che possa vantare questi parametri in positivo!
Perché allora vogliono togliere la gestione ai Ciabocco??? Per alcune rate di mutuo non pagate e che in percentuale tra ciò che è il valore –iniziale!- dell’opera incidono per meno del 10% circa. E’ come se si comperasse una casa che vale 100, non pago 10 di mutuo e… mi tolgono la casa! Così, senza rinegoziare il mutuo e senza restituirmi la mia parte di investimento (nel caso dei Ciabocco circa il 35% dell’investimento iniziale) o almeno riconoscermene una parte. Chiaro che ho banalizzato il calcolo, ma rendendolo grottesco è più o meno così!
Aspetto invece comico è che il Comune, dopo la revoca al Concessionario per la quale c’è un ricorso al TAR pendente, si è sentita autorizzata di effettuare –su un totale di 11 sopralluoghi- il quarto sopralluogo a Roma (i primi 3 sopralluoghi erano in P.V.Q. di indubbio malaffare) per inventariare, udite, udite: I BENI MOBILI!!! Ossia, GLI IMPIEGATI DEL COMUNE HANNO INVENTARIATO GLI ARREDI ED I SOPRAMMOBILI! Da testimonianze dirette, hanno contato, nel ristorante del Parco, le forchette ed i coltelli. NON HANNO COMPUTATO TUTTO IL RESTO!!!
Poi uno dice che i cittadini si risentono! Poi uno dice che non crede più nello Stato e nelle amministrazioni! Se applicassimo lo schema di valutazione sopra esposto, il Comune –entità astratta come si sono permessi di definirlo i “computatori”- risulterebbe scadente e direi avariato!
Voto 10 al Parco della Madonnetta e al lavoro dei Ciabocco, voto 0 spaccato al Comune!


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Chi c’era?

Il 12 e il 13 c’erano i cittadini migliori. Sono intervenuti a migliaia e chi c’era ha potuto verificare personalmente. Alcuni li conosco, altri li ho incontrati, altri non sono riuscita a vederli… il parco è enorme, gli eventi erano distribuiti nel parco e alcune manifestazioni erano indoor. Contemporaneamente si svolgevano gare, tornei, spettacoli, riunioni, discussioni, giochi, passeggiate, manifestazioni… non avevamo il dono dell’ubiquità … ma il viale era un fiume di gente gioiosa. Vi dichiaro il mio affetto. Belle facce, bei sorrisi, tanta educazione, tanta gioia, tanto senso civico. Gli italiani e i cittadini siete voi, non chi ha –volutamente- boicottato l’evento. C’erano i professionisti più qualificati, quelli con il curriculum nondopato dalle raccomandazioni. C’erano i lavoratori onesti, che nella vita hanno lavorato sodo. C’erano gli artisti, che sono nati con il talento e tanta volontà. C’erano i bambini, felici di giocare sui prati e di partecipare ai laboratori gratuiti, che personaggi meravigliosi hanno offerto. C’erano politici in incognito, per non cavalcare bandiere. C’erano gli anziani, che frequentano il parco e passano il tempo sulle panchine ad emozionarsi per la bellezza della natura. C’erano i volontari che si inventano filosofie di integrazione. C’erano associazioni per i diritti, per la natura, per la cultura… C’erano i cani che hanno sfilato silenziosi ed educati con cartelli. C’erano tutti gli animali del parco che ci vivono. C’era un prete, una messa, una madonnina. C’era un rito buddhista. C’erano gli sportivi –quelli di serie A- che ci fanno sognare con le loro competizioni e anche quelli di non serie, che per una magia di integrazione si sono “sfidati” in squadre colorate. C’erano tutte le razze e tutti i colori! C’erano anche tutti quelli che non c’erano, ma ci hanno salutato comunque, solo per ribadire che ci stavano con il cuore! Tutti hanno dato il massimo. C’erano i migliori ed erano bellissimi! Il livello è stato altissimo!!! La bellezza è fatta di gente sana nello spirito. Eravate bellissimi!!! Ci siamo contati ed eravamo tantissimi!!!
Chi non c’era!
Mancavano gli invidiosi e gli schiavi. Mancavano i giornalisti prezzolati. Mancavano i politici codardi e collusi. Mancavano gli impiegati corrotti. Mancavano i professionisti somari. Mancavano le mezze tacche di questa società! Non ci siete mancati, anzi, avreste stonato con tanta bellezza! Vi abbiamo contato e siete rimasti in pochi ed anche racchi e noiosi! Avete fatto la figura dei “puzzoni”… vi siete persi una grande festa e avete perso una grande occasione, anche di riscossa. Peccato, perché eravate invitati anche voi! Un pentimento sarebbe stato apprezzato… vi rimane poco tempo per farlo. Arrendetevi, siete circondati!



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Scateniamo il Paradiso! Sta diventando un movimento culturale.

Incredibili in questi giorni le emozioni che la maratona dei due giorni di festa (12 e 13) ha scatenato presso il Parco della Madonnetta a Roma (X Municipio). I cittadini hanno deciso di fare una maratona di eventi per la difesa della gestione del Parco. Il Parco, quarto per estensione a Roma, fiore all’occhiello dell’operazione Punti Verdi Qualità (che in moltissimi altri casi è stato motivo di bottino e speculazione) ideato, costruito e gestito dalla s.s.d. Ciabocco Andrea srl –concessionario di lavori pubblici-  rischia di passare di mano per alcune rate di mutuo non pagate. Dopo anni di legittime richieste da parte di Andrea Ciabocco di una revisione del piano finanziario e dopo anni di silenzio da parte dell’Amministrazione, si è arrivati all’impossibità di pagamento di alcune rate di mutuo. E’ scattata la tagliola da parte del Comune ed è partita la revoca della concessione. Ma i cittadini si sono ribellati all’idea di un blitz da parte di un’amministrazione, che in questi anni ha fatto discutere per inefficienza e malaffare. Le ragioni sono la bellezza, il benessere, il senso sociale e il presidio di legalità che la gestione del Parco della Madonnetta ha offerto in questi anni in un territorio oggi sotto i riflettori per l’inchiesta “Mafia Capitale”.
Tra i partecipanti c’erano sicuramente gli habituè del parco, ma anche tante persone che da tutta Roma si sono spostate per assistere ad una festa autogestita in difesa di un parco, della legalità e di un’ingiustizia. In nome della difesa della gestione di un prezioso parco, stimati professionisti e lavoratori si sono prestati a fare volantinaggio, scrivere testi, guidare trattori, montare palchi, microfoni, suonare, leggere, recitare, ma anche raccogliere firme e testimonianze… ed infine “sparecchiare” la festa! Nessuno ha avuto la spocchia di dire “lei non sa chi sono io!”, nessuno ha pensato di ribadire ranghi sociali… perché nel Parco dell’Utopia accade la magia della proiezione di una società ideale! Il Parco della Madonnetta ruba il meglio che è in noi e lo mette a disposizione di tutti. La bellezza richiama bellezza e il senso di giustizia tesse l’azione. Ma il miracolo continua: si aggiungono persone. Martedì, all’appello di solidarietà per lo sfregio al Parco da parte della burocrate amministrazione, sono apparse persone che entravano e si sedevano ad ascoltare e si sono messe a disposizione. Il richiamo del Parco è stato forte. Da pochi giorni, vedere presidiare il parco da cittadini che si incontrano, prendono un caffè, si conoscono e collaborano per la causa è meraviglioso! Il Parco è una agorà. Associazioni diverse, sconosciute, dall’altro capo della città si sono messe a disposizione per supportare l’azione di raccolta firme per la “delibera di iniziativa popolare”, ma anche di supporto al ricorso al TAR. Non ci sono colori politici per una causa giusta!
Per sabato 26 settembre è prevista un’altra maratona di eventi per raccogliere le firme necessarie a salvare la gestione del Parco. Perché il Parco della Madonnetta ai cittadini piace così com’è!


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Follia!


Oggi sarà una di quelle giornate da ricordare per la pazzia degli eventi. Visita di protesta agli uffici PVQ per chiedere chiarimenti sulla situazione del Parco, ci siamo trovati di fronte uno schieramento di impiegati, che ci sovrastavano per numero (almeno 3 a 1 era il rapporto… una marcatura ad uomo anche scorretta, che ci rendeva simpatici già solo per il coraggio di affrontarli, una sorta di Termopili nello squallore degli uffici comunali! I “valenti” impiegati farneticavano in modo arrogante inesattezze e dicerie di corridoio… QUESTO è IL LIVELLO DEGLI UFFICI PUBBLICI! Una patetica visione eroica, che di certo non appartiene ai vigliacchi, ne modellava le facce sgraziate. Somigliava di più alla disfatta di Alamein. Mancò la fortuna non il valore! (senza voler mancare di rispetto con l’ironia ad una delle pagine di storia a me care!)
Nel frattempo, sempre grazie all’azione terroristica ed intimidatoria degli stessi uffici, alcune associazioni sportive -che hanno debiti e morosità con il concessionario revocato (ma con un ricorso al TAR pendente e comunque ancora colui che paga tutte le utenze!) che hanno provocato –nonostante gli ammonimenti- il distacco dell’utenza della luce e conseguente chiusura del centro sportivo…- udite, udite: ROMPEVANO LE CATENE CHE CHIUDEVANO I CANCELLI, OCCUPAVANO IL CENTRO SPORTIVO E CON UN GRUPPO ELETTROGENO ILLUMINAVANO MALAMENTE LA STRUTTURA. Risultato: un’immagine psichedelica effetto disco, con “sportivi” che entravano e uscivano, ballerini in trasparenza, muscoli, rotelle… apparivano e scomparivano come immagini pulsanti di “oggi le comiche” vecchio stile.
HO PENSATO DI AVER INGERITO FUNGHI ALLUCINOGENI!!!
La visita dei Carabinieri mi ha riportato alla realtà, ma l’ho percepita più come visione della Madonna, figura rassicurante in un momento di stupefacente sgomento! L’Arma ha avuto su di me un senso di sollievo… e di devozione!!!
Finita la giornatona, accendo il computer, e vengo travolta da un numero incredibile di notifiche sul gruppo che avrebbe voluto salvare un parco. Leggo e ravvedo un’ottusa incapacità di capire che, se il Centro sportivo è stato chiuso per morosità di quasi tutte le associazioni, che non pagando hanno determinato il distacco della luce e conseguente chiusura per sicurezza dell’impianto… cosa c’è da capire??? Se non si paga chi paga le utenze, come si pagano le utenze??? Spero che almeno abbiate capito chi è l’assassino!!! Se poi siete Poirot, vi invito a capire chi sono i complici.
Però, che “grande” lezione di sportività avete date ai vostri allievi!

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Se compri un UOVO che diventa GALLINA, LA GALLINA poi LA VENDI AL PREZZO DELL’UOVO???


NO! Risposta esatta! La Gallina è quotata come gallina!
Se prendi 21 ettari incolti e acquitrinosi, ci investi 11milioni per costruire impianti sportivi, strutture e servizi... e ci piantumi un bosco, l’opera vale quanto 21 ettari di campo + 11 milioni???
NO! Risposta esatta! il patrimonio ha avuto un incremento!
Se, di 11 milioni, 4 ce li ho messi io -in qualità di concessionario di opere pubbliche- e l’opera aumenta di valore… c’è un incremento anche del mio investimento o i miei 4 milioni rimangono fermi???
NO! Risposta esatta! I miei 4 milioni avranno avuto un incremento proporzionale all’incremento dell’opera!
Se non pago 1.750.000 di mutuo, mi sbattono fuori come un ladro o si rifanno i conti?
Si rifanno bene i conti e si valuta QUANTO CIABOCCO DEVE AVERE!!!
(Dovremmo inoltre aggiungere anche 13 anni di manutenzione a € 264.000 l’anno a confronto di € 135.000, di affitto stimato dal Comune x manutenzione… diventano un altro milione e mezzo a credito del concessionario!)
A spanna sono un botto di soldi! Quindi CIABOCCO E’ CREDITORE!
… L’amministrazione somara –con provvedimenti certificati e documenti pubblici!!!- pretende che Ciabocco se ne vada via, senza nulla avere … e lo insulta pure!!!
Purtroppo se la matematica non è un’opinione, figuriamoci l’artimetica!!!



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Molla tutto Andrea!

Domenica ci sarà l’ultima festa del Parco, perché non hai saputo dire di no ai tuoi amici. Non hai saputo dire di no allo spirito di impegno sociale e di umanità, che ti ha sempre contraddistinto. Hai fatto bene, si chiude in bellezza! Per chi non sapesse chi è Andrea, si informasse. Andrea Ciabocco è conosciuto come professionista, ma pochi conoscono il suo impegno sociale nelle carceri minorili o per l’istituzione di tornei per disabili… lui si è sempre impegnato per il sociale. Per chi non avesse capito Andrea, si faccia una passeggiata nel Parco e ascolti le storie di una generazione di ragazzi che sono cresciuti nella sua bellezza.

E’ il momento di spegnere i riflettori Andrea e te lo dico con il cuore, ma anche a mente lucida. Dal 2008 chiedi inascoltato di salvare il Parco e NON TI HANNO ASCOLTATO! Mentre altri Punti Verdi Qualità non meritevoli, non virtuosi come il tuo, passavano alla seconda convenzione molto più vantaggiosa A TE ERA NEGATA! Mentre altri PVQ che non avevano verde e che non rispettavano lo spirito sociale e rifiutavano i disabili, avevano canoni ridicoli, il tuo CANONE ERA INSOSTENIBILE! Mentre altri PVQ costruivano abusi e nessuno vedeva, a te facevano le pulci anche sulla distanza della panchina… Mentre altri buttavano i soldi pubblici o ne facevano malloppo, TU I SOLDI CE LI METTEVI DI TASCA TUA. Mentre per altri stornavano il fondo a garanzia, PER TE IL FONDO DEI TUOI SOLDI NON C’ERA PIU’, PERCHE’ IL TUO ERA STATO DATO AD ALTRI… I politici ai quali hai chiesto aiuto, molti di loro hanno avvisi di garanzia e altri sono stati condannati. Altri politici, che proclamavano il loro impegno per salvare il Parco, hanno messo la firma sul documento di condanna a morte del Parco. NEANCHE SI SONO SEDUTI AD UN TAVOLO PER FARE I CONTI E CAPIRE QUANTO DOVEVANO A TE, PER RESTITUIRTI I SOLDI CHE -DI TASCA TUA- HAI MESSO SULL’OPERA, in qualità di concessionario di opere pubbliche!!! Ma di cosa vogliamo parlare??? Questi sono reati che nessuno ha voluto e vuole vedere. Oggi, le stesse Istituzioni che ti hanno costretto a non pagare le rate di mutuo, dopo 5 anni che chiedevi ciò che ti spettava, ripetono a pappagallo che sei debitore. Ma dài? E’ evidente che i somari non sanno neanche leggere! Si sono permessi di rovistare nella tua vita privata. Hanno messo in piazza i tuoi fatti privati ed anche messo in giro le calunnie, per garantirsi le ronde intimidatorie che oramai devastano il tuo amato Parco. Adesso sperano che ti venga un malore per le violenze che hanno inflitto al tuo grande amore, il Parco! E poiché ancora non muori, rafforzano la dose e infliggono persecuzioni ancora più ravvicinate. Torquemada è un impiegato mediocre che spera di ingraziarsi qualcuno e di fare un po’ di quella carriera che il suo poco talento gli ha negato. La politica è impegnata a coprire la sua incapacità e a ritardare il giudizio della gente. I giornalisti hanno altri argomenti inutili di cui parlare, per non inimicarsi il Potere. Tutti sanno e tutti sono immobili come statue di sale. I cittadini si sono scritti da soli una delibera, perché gli allegri cialtroni che ci rappresentano non sono stati in grado di prendere decisioni a tutela del Parco, che hai donato alla comunità. Quello che le Istituzioni toccano, perisce in modo vergognoso. Basta vedere i parchi del quartiere in mano al Comune, fanno schifo! Però i vigili passano tutti i giorni in squadriglia al parco… a fare cosa??? Forse a vedere la differenza tra ciò che hai gestito tu e ciò che avrebbero dovuto controllare loro??? Il Parco è un Paradiso, fuori c’è l’Inferno!

Scusami, ma è tutto grottesco. Questa è fantascienza! Questo è un autogoal! Questo è il sistema di malaffare che ha distrutto l’Italia e che –ahimè- rimane ancora oggi impunito! Abbiamo avvisato tutti… Ognuno, pedina pusillanime di un sistema a garrota, se ne lava le mani, accampando scuse di servilismo al sistema. Pare che ciascuno di loro sia inutile! Peccato che ciascuno di loro comporta un’azione a danno del parco!

Spegni i riflettori Andrea. Si sono permessi di ridicolizzare e banalizzare anche le tue denunce e le tue proteste. Ai loro occhi eri un lamentoso che faceva la vittima. Ma tu, li hai visti questi geni scienziati della gogna??? Credo non abbiano mai visto il sole, non abbiano mai fatto una passeggiata, non abbiano mai amato la natura, la bellezza, lo sport, la solidarietà… come pensavi di essere compreso da loro??? Si sono permessi di criticare anche il tuo carattere. Ma questi psichiatri, si sono fatti analizzare?

Spegni i riflettori Andrea e i riflettori si accenderanno su di loro… e saranno nudi! Ci sono i nomi e i cognomi e non avranno scampo!

Spegni i riflettori Andrea e lascia il palcoscenico a queste soubrette sguaiate. Se riceveranno applausi, sarà giusto così. Altrimenti prenderanno i pernacchioni!

Spegni i riflettori Andrea, è arrivato il momento!


Spegni i riflettori Andrea, tu hai già stravinto!



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